Su fenomeno non mi stupisco, proibizionismo fallito (ANSA) ROMA, 9 ott – ‘Dalle intercettazioni telefoniche a quelle fisiologiche’: e’ critico riguardo al test delle ‘Iene’ il deputato di Forza Italia Benedetto Della Vedova, che denuncia il ricorso alle ‘analisi tossicologiche abusive’ nei confronti dei parlamentari. Anche se poi aggiunge di non meravigliarsi affatto del risultato dell’indagine.’E’ un campione rappresentativo dell’Italia – dice riferendosi alla cifra di un deputato su tre che farebbe uso di droga – la diffusione del consumo e’ estesa, come dicono anche le statistiche’.
Il presidente dei Riformatori Liberali precisa di non farne una questione moralistica, ‘ma e’ un segnale che quello proibizionista e’ un paravento’. ‘Se e’ vero quello che scaturisce dal test delle ‘Iene’ – aggiunge – allora e’ vero che c’e’ nel Paese un uso diffuso di sostanze illegali’.Da cio’, secondo Della Vedova, ne deve conseguire che ‘anche nel centrodestra deve partire una riflessione sul fallimento del proibizionismo, che non argina affatto la diffusione della droga, consente al crimine organizzato di prosperare sui traffici illegali, allontana i consumatori dalle strutture di cura. E’ il momento di affrontare senza ideologie la situazione e di sperimentare altre vie’. Che sono, secondo il parlamentare, ‘la legalizzazione che preveda una depenalizzazione per le sostanze leggere e la legalizzazione in ambito sanitario per quelle cosiddette pesanti, guardando a esperienze come quelle della Svizzera o della Spagna’.
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