Forse Berlusconi non vede i problemi che tutti vedono, e quindi non pensa si debbano trovare delle soluzioni. L’alternativa che il Paese ha dinanzi non e’ quella tra Berlusconi e il voto, come pensa il premier, ma tra un governo che governa e uno che non lo fa, o lo fa sempre peggio e con sempre maggiore affanno.
Lo dice a Radio Radicale il vicepresidente vicario di Fli Benedetto Della Vedova. “Nella proposta di Fini – dice Della Vedova – c’era la presa d’atto dei problemi di immagine del presidente del Consiglio e del governo (senza provincialismi, se si ha qualche dubbio, basta guardare i giornali stranieri) e delle difficolta’ a dare risposte convincenti sul fronte delle politiche economiche e a favore dello sviluppo. E c’era la proposta di un segnale forte di cambiamento. Se Berlusconi vuole continuare a mettere la testa sotto la sabbia, a dire che va tutto bene, tranne i ‘traditori’, e a sperare di convincere qualcuno a sostenere un governo esausto sotto il ricatto spuntato del voto anticipato, a questo punto, e’ un problema suo. Le possibilita’ di un governo forte e all’altezza dei problemi ci sono tutte, con o senza Berlusconi” conclude.
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