Viktor Orban è il legittimo Primo Ministro dell’Ungheria, non ci piove. Può continuare ad essere un altrettanto legittimo membro del Consiglio Europeo e, soprattutto, del Consiglio dell’Unione Europea?
Orban ha preannunciato che tutti coloro che si troveranno in Ungheria irregolarmente finiranno in carcere, anche i richiedenti asilo fin tanto che la loro richiesta non sia stata accettata.
Trovo questa misura inefficace contro il terrorismo e contraria ai fondamenti dell’umanesimo liberale e cristiano alla base della civiltà giuridica dell’occidente libero.
Ma il punto che voglio qui sottolineare è anche e forse soprattutto un altro: Orban ha detto che farà questo nell’interesse degli ungheresi, nella consapevolezza di mettersi fuori dal diritto internazionale e contro le regole della UE.
L’Unione Europea, cioè gli altri paesi membri che ne condividono con lui la guida, non può lasciare passare questa posizione illegittima senza una reazione.
Modi e tempi vanno studiati, ma accettare questa palese e prepotente violazione della legalità sarebbe esiziale per l’Unione Europea che, peraltro, nel frattempo continua a finanziare con un contributo netto pari a quasi il 5% del Pil a carico dei contribuenti degli altri paesi il bilancio dell’Ungheria del premier Orban.
Il mercato unico e i fondi per lo sviluppo vanno bene e le regole comuni si possono violare?
Se questo è ciò che pensa Orban è bene spiegare subito e senza equivoci a lui e a chi la pensa così che la pazienza è finita.
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