Che l’ingiustificabile, prepotente e violenta occupazione del centro delle città italiane da parte di alcune organizzazioni di tassisti sia finita è un bene per tutti.
A maggior ragione ora, però, il provvedimento legislativo che il Governo ha promesso in tempi rapidissimi, non dovrà apparire una resa, in termini di innovazione e concorrenza, alle istanze corporative.
L’apertura, con le regole dovute, del mercato dei servizi di mobilità delle persone è un’esigenza per i cittadini e per le città.
E proprio in quelle città che hanno problemi endemici di traffico e di inquinamento, con i servizi pubblici di trasporto urbano insufficienti, una maggiore concorrenza e un servizio più ampio ed efficiente servono ad aumentare la domanda, non a ridurre i guadagni; ad aumentare l’occupazione nel settore, non a penalizzarla.
Diminuire il numero di auto private in circolazione nelle città è possibile se si amplia l’offerta dei mezzi di pubblico servizio e si sfruttano le potenzialità delle tecnologia.
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