Antonio Tajani è sempre stato un europeista, per questo è incomprensibile la sua difesa dell’europeismo immaginario della coalizione politicamente guidata da Salvini, il cui nazionalismo antieuropeo ideologico e viscerale è testimoniato da anni di proposte e dichiarazioni non certo messe in discussione da qualche silenzio tattico in campagna elettorale.
Non si può stare con Salvini e con la UE, non si possono servire due padroni politici, è impossibile. Bisogna scegliere. E questo vale anche per il Presidente del Parlamento Europeo.
Lo scontro è tra gli europeisti e gli antieuropeisti come Salvini e Le Pen. Per combattere senza reticenze e vincere questa battaglia, +Europa con Emma Bonino si è schierata al fianco del centrosinistra, dove, seppur a volte con toni incerti, la scelta europeista non è mai stata rinnegata. Con noi sarà un connotato preciso della campagna elettorale comune.
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