(ANSA) – ROMA, 14 LUG – “La posizione proibizionista sulla cannabis del Ministro Lorenzin e’ nota e apprezzo che sia esplicitata in una discussione che deve essere pubblica ed aperta. Mi farebbe piacere, pero’, se Lorenzin, a proposito della proposta in discussione alla Camera, parlasse in modo piu’ pertinente di ‘legalizzazione’ e non di ‘liberalizzazione’. Il mercato liberalizzato e’ quello che c’e’ oggi, nelle mani della criminalita’. Un mercato senza orari, senza barriere, senza controlli, senza limiti di alcun tipo, incentivato dagli enormi guadagni garantiti dal monopolio illegale”. Lo afferma il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, promotore dell’intergruppo parlamentare Cannabis Legale.
“Per quanto riguarda il consumo dei ‘giovanissimi’ – prosegue Della Vedova – noi prendiamo atto della realta’, dopo decenni di proibizionismo, di processi e di galera per la cannabis: il pusher non chiede la carta di identita’. E pensiamo, come accade in altre realta’, che la legalizzazione e la ferrea regolamentazione, con la vendita in locali dedicati, con divieto di ingresso ai minorenni, rendano il contrasto al consumo giovanile piu’ credibile di quello attuato oggi in regime proibizionista che ha, notoriamente, risultati nulli. Quanto alla salute – sottolinea il sottosegretario agli Esteri – pensiamo che invece di lasciare milioni di italiani in balia della criminalita’ e senza alcun controllo sulla qualita’ della sostanza che consumano, sia molto meglio creare un mercato legale che preveda anche un controllo sulla qualita’ dei prodotti in commercio. Tutto questo – conclude Della Vedova – togliendo soldi alle mafie per trasferirle al bilancio pubblico”
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