Su referendum Cassazione dirima questione sollevata da giuristi
(ANSA) – ROMA, 12 LUG – “Personalmente penso che il voto sul referendum debba avvenire su un unico quesito, che chieda agli italiani se confermare o meno la legge di revisione costituzionale approvata dalle Camere. E questo voto, nel mio caso, sara’ un convinto Si’ che confermera’ il Si’ espresso per due volte nell’aula del Senato. Cio’ detto, ho firmato la richiesta promossa da Radicali Italiani perche’ sia la Cassazione – o in ultima istanza la Corte Costituzionale – a dirimere una questione sollevata da molti autorevoli giuristi, che ritengono preferibile e giuridicamente piu’ coerente consentire ai cittadini di pronunciarsi su piu’ quesiti, relativi alla diverse parti della riforma”. Lo afferma il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova.
“Penso che la Corte di Cassazione – sostiene Della Vedova – e la Consulta confermerebbero che l’articolo 138 prevede un referendum confermativo con un quesito unico, ma, al punto in cui siamo, continuo a trovare utile, anche alla campagna per il Si’, sottrarsi alle strumentalizzazioni e rinviare alla Cassazione una decisione, a quel punto definitiva e indiscutibile, sul tema. Con questo spirito – conclude Della Vedova – ho firmato e invito a firmare la proposta avanzata da Radicali Italiani sullo ‘spacchettamento'”.
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