(ANSA) – ROMA, 15 MAG – “Il testo della legge elettorale presentato dal relatore Andrea Mazziotti ha il pregio di affrontare in modo rigoroso il tema della raccolta delle firme per la presentazione delle liste elettorali. I cespugli non c’entrano, è un tema di rigore istituzionale, di diritti costituzionali, di libertà e di legalità: tutti i principali partiti italiani, dal Pd al M5S e a Forza Italia, trovandosi a raccogliere le firme, sono finiti sotto processo per comportamenti illegali, perché il numero e la modalità di raccolta firme oggi previste dalla legge sono impraticabili”. Lo ha detto a Radio Radicale il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova.
“Il merito della proposta di Mazziotti è rendere praticabile la raccolta firme, abbattendo una barriera anticoncorrenziale che favorisce i partiti già esistenti e impedisce a chi non è già in parlamento di presentarsi. Prevedere un numero di firme che non siano le 160mila dell’Italicum, rendendone accessibile la raccolta, anche ampliando la platea di autenticatori, mi sembra – ha sottolineato Della Vedova – una misura ragionevole”. “Mi auguro che, anche se si dovesse arrivare al sistema elettorale che io preferisco, ovvero un maggioritario di collegio – ha concluso Della Vedova – questa misura di civiltà giuridica venga mantenuta”.
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