Il Governo gialloverde non è un esecutivo “di destra” e l’alternativa non può e non deve essere “di sinistra”. Il saldarsi di questo fronte etno-nazionalista e costitutivamente antieuropeo è a suo modo rivoluzionario e va interpretato con categorie diverse, evitando riflessi consolatori e coperte di Linus. L’alternativa non sarà nemmeno “liberale”. Dovrà essere repubblicana, perché fondata su un’idea alternativa della Repubblica italiana, del suo ruolo nella Ue e del destino dei suoi cittadini.
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