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Salvini interpreta la nuova frontiera della politica, l’etnonazionalismo antieuropeo, rispetto alla quale bisogna decidere da che parte stare: mi auguro che un pezzo di Forza Italia, quello più liberale, capisca che accanto a Salvini fai Salvini. Il quale non è che vuole un’Europa diversa: non vuole proprio l’Europa. Ha fatto per 10 anni campagna elettorale con la felpa ‘no euro’, ha detto che l’Unione europea è come l’Unione Sovietica e che la Germania sta facendo con l’Ue quello che Hitler non è riuscito a fare con i carri armati.
La sua visione è che gli interessi dell’Italia si fanno rinchiudendosi in Italia – ha aggiunto -. Io credo che non sia così e l’attualità lo dimostra: gli amici di Salvini come Seehofer, Strache, Kurz e Orban sono i veri nemici dell’Italia. Non vogliono farsi carico a livello europeo del problema degli sbarchi in Italia; vogliono chiudere i confini, schierare i blindati al Brennero per isolare il nostro Paese e poter dire che sono fatti nostri.
Anche se è poco popolare dirlo io credo che sia più lungimirante spiegare agli italiani che se vogliamo più sicurezza serve una gestione migliore dei flussi migratori ed è per questo che serve una alleanza integrata a livello europeo. Perché se la politica migratoria non è oggi una politica europea, è a causa dei tanti Salvini del passato. Seehofer dice a Merkel di chiamare il premier Conte per dirgli che gli immigrati sono affari nostri; Orban non ha preso un solo migrante sbarcato in Italia: questi sono gli amici di Salvini. Questa è l’Europa degli amici di Salvini.
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