ROMA – +Europa “è in una impasse, ma ne usciremo. Le parole di Emma Bonino sono state un pugno nello stomaco e hanno dato la scossa. Non cambia quindi il progetto di creare un centro politico liberal democratico e radicale con Carlo Calenda, forze repubblicane e liberali, e avanti con il comitato scientifico presieduto da Carlo Cottarelli, a cui mi auguro si aggiungano altri, come Base Italia di Marco Bentivogli”. Benedetto Della Vedova, una lunga militanza radicale, si è dimesso da segretario di +Europa domenica in un’assemblea di fuoco del partito fondato dall’ex ministra degli Esteri ed ex commissaria Ue, Bonino. Nei sondaggi + Europa è accreditato intorno al 2%.
Della Vedova, il destino di +Europa è segnato: si va verso lo scioglimento?
“Non c’è alcuna intenzione di sciogliere +Europa. Come ha detto Emma Bonino, rivendichiamo tutti i passaggi politici sin qui, che ci hanno portato all’appoggio al governo Draghi e a mettere l’Europa al centro della nostra scommessa”.
Ma dopo gli insulti e le offese in Assemblea, come pensate di andare avanti? Bonino ha lasciato, addirittura mettendo a disposizione il suo scranno in Senato.
“Non vedo il futuro di +Europa senza Bonino. Mi sono dimesso da segretario perché ho condiviso la delusione di Emma per quanto stava accadendo. Le mie dimissioni ci porteranno a un congresso e finalmente a una discussione politica, perché fin qui non lo è stata”.
Sta dicendo: Emma ripensaci?
“Lavoro perché torni e ci siano le condizioni per cui +Europa continui ad essere la sua casa”.
Però alcuni ritengono che non si possa fare neppure il congresso.
“Il congresso è convocato”.
Lei si ricandida?
“Intanto mi sono ricandidato. Oggi la mia candidatura è doverosa verso +Europa e verso quegli iscritti che ritengono debba ancora arrivare la fase migliore del partito”
Quindi non pensa siate invece all’ultima Thule?
“L’ultima Thule mi ricorda la canzone di Guccini. Nessuno spirito nichilista avrà la meglio. Andremo avanti”.
Ci sono dei traditori di +Europa? E chi?
“Non voglio parlare di traditori. Ma penso, e l’ho detto a Nicola Zingaretti quando si è dimesso da segretario del Pd – e io non pensavo mi sarei dimesso dalla guida di +Europa per sbloccare lo stallo in cui siamo finiti – che un anno di Covid ha minato anche la democrazia interna dei partiti che la praticano. Le chat creano clan ancora più chiusi, i leoni da tastiera pensano di essere leoni tout court. E anche il carisma è difficile da trasmettere via chat”.
Ma anche lei si vergogna di +Europa, per tornare allo sfogo di Zingaretti sul Pd?
“No, ne sono orgoglioso. Sono orgoglioso della democrazia interna e dello streaming che, lo dico ai 5Stelle, da noi si fa davvero. Purtroppo la rottura finora non è stata sulla politica, ma sull’interpretazione delle regole e il conflitto di potere. Ci stavamo incartando, ma le mie dimissioni hanno fatto saltare il tappo”.
Lei butta acqua sul fuoco. Pensa davvero di riuscire a rimettere insieme i cocci?
“L’unico pezzo che +Europa non può perdere è Emma Bonino. Dopo di che, quali sentimenti provo? Sono deluso, incavolato e mortificato verso gli elettori e gli iscritti. Le parole di Emma sono state un pugno nello stomaco. Il progetto deve andare avanti”.
È persino difficile comprendere dove nasce lo scontro, chi vuole cosa, oltre alle dimissioni del tesoriere e alla chiarezza sui tesseramenti.
“Il nuovo tesoriere sarà eletto in una assemblea nella prossima settimana. Valerio Federico, l’uscente, è stato contestato non per la gestione delle risorse, ma sulla regolarità formale di alcune iscrizioni, che comunque è stata confermata dal comitato di garanzia. Ragioni, dunque, che nulla hanno a che vedere con il suo incarico. È uno scontro pre-politico e personalistico”.
Con il “colpo” a +Europa muore anche il progetto di un centro liberal democratico con Azione di Calenda e Italia Viva di Renzi?
“+Europa è in una impasse, ma ne usciremo. Il patto con Azione di Calenda è solido. Con altre forze repubblicane e liberali abbiamo dato vita a un comitato scientifico presieduto da Carlo Cottarelli, che andrà avanti: sarà un progetto strutturato e aperto. Con Iv e Renzi il rapporto è più complicato, ma vediamo”.
Immagina un candidato unico per il centrosinistra a Roma?
“Considero Calenda un eccellente candidato per battere il centrodestra. Ho visto che il nuovo segretario dem Letta ha detto che nessuna decisione è presa, mi auguro che il suo Pd, a differenza del precedente, apra per Roma un confronto con le forze europeiste e liberal democratiche”
I commenti sono chiusi.