L’iniziativa della Santa Sede è inusuale. Sui provvedimenti legislativi, compresa la compatibilità con i trattati internazionali sottoscritti dall’Italia, sarà, nel caso, la Corte Costituzionale a esprimersi una volta terminato l’iter parlamentare. Il legislatore italiano ha la Consulta e solo la Consulta, il giudice delle leggi, come eventuale ‘controparte’ e argine alla sovranità legislativa. Nessuna legge umana è perfetta, naturalmente, ma quanto al merito le obiezioni sollevate dalle autorità vaticane mi sembrano frutto di una interpretazione forzata dello spirito e della lettera del ddl Zan. L’obiettivo della legge è quello di punire l’istigazione alla discriminazione e alla violenza nei confronti delle persone LGBT, tutelandone appieno la libertà e i diritti umani. Un obiettivo che sono convinto sia ampiamente condiviso all’interno della Chiesa stessa.
Giu
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