Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, deputato del PdL:
Chiunque abbia letto il “refuso” dell’emendamento Azzollini sui 40 anni di contributi capisce che non era affatto un refuso. Non c’e’ alcun errore di redazione, che abbia portato la norma a significare qualcosa di diverso da quello che intendeva il proponente.
Il “refuso politico” al limite puo’ essere stato il suo inserimento nell’emendamento senza il preventivo placet delle organizzazioni sindacali. La proposta di agganciare anche il limite dei 40 anni all’incremento della speranza di vita non e’ solo ragionevole, ma in prospettiva obbligato. Il no scandalizzato dei sindacati che ha costretto il governo alla marcia indietro e’ irragionevole e infondato, e a renderlo meno grave non e’ certo il fatto che il veto, oltre che dalla CGIL, sia stato opposto anche dalla CISL e dalla UIL. Se si guarda all’equita’ intergenerazionale e alla sostenibilita’ del sistema previdenziale, si e’ commesso un errore non facendo, ma correggendo il presunto refuso.
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