(AGI) – Roma, 8 feb. – “Avevo presentato una mozione al congresso di Scelta Civica che si intitolava ‘Per non sfasciare tutto’, perche’ pensavo si dovesse gestire quel che era rimasto di Scelta Civica in modo unitario, coinvolgendo tutti a partire dai gruppi parlamentari, avere un presidente che non fosse membro di governo e ripartire da lai’ con un percorso politico sulla base degli ideali montiani, europei e riformatori, senza pretendere di trasformare Scelta Civica in un partitino leaderistico, perche’ sapevo perfettamente che questo avrebbe provocato una nuova divisione. Ci ho provato, sono venuto al congresso, ma questa e’ la fine della mia partecipazione a Scelta Civica”. Lo ha detto il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, ai microfoni di Skytg24.
“In piu’ c’e’ un elemento chiaro: lo spazio per Scelta Civica che si fa partitino e’ di opposizione. Io invece – ha sottolineato Della Vedova – penso che Renzi sia un leader efficace che sta lavorando per cambiare l’Italia con riforme importanti come la cancellazione dell’articolo 18 e, mi auguro, l’istituzione delle unioni civili. Io non sono e non entro nel Pd: lavoro perche’ tutti quelli come me che sostengono Renzi nel suo sforzo riformatore, che si sentono partecipi della maggioranza e che non sono del Pd – ha concluso – partecipino a questo processo”.
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