“La legge per la legalizzazione della cannabis e’ un esempio di come l’iter legislativo oggi sia pleonastico, ridondante, fatto per favorire chi le leggi non le vuole.
Noi lavoriamo per farcela in questa legislatura, come noto e nonostante chi vorrebbe fare le barricate, ma anche per questo voterò sì al referendum costituzionale: con un procedimento legislativo più efficiente che, nella stragrande maggioranza dei casi coinvolgerà solo la Camera dei Deputati, avremo una Costituzione migliore di quella attuale, nell’interesse di tutti.
Trovo un errore usare strumentalmente il referendum per lo scontro politico contro il Governo che andrebbe riservato alle elezioni politiche generali, dove ciascuno giocherà le proprie carte elettorali anche con durezza”.
Oggi alla presentazione del numero bimestrale di Strade – Il magazine, dedicato alle ragioni del sì al referendum, un dibattito insieme al ministro Maria Elena Boschi.
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