(ANSA) – ROMA, 8 APR – “Mi auguro che sia possibile la costruzione di un partito dell’Europa della libertà, dei diritti, della Bolkenstein, del fine vita, della cannabis legale, dei matrimoni gay, della ricerca sugli Ogm, delle riforme, del libero mercato e dell’accoglienza ai migranti. E credo che la costruzione di questo partito debba partire da qui”. Lo ha detto il senatore e sottosegretario agli Esteri,Benedetto Della Vedova, intervenendo a Torino all’iniziativa Europe First di Radicali Italiani organizzata dall’associazione Adelaide Aglietta.
“L’unica sovranità a cui possiamo aspirare oggi nelle dinamiche mondiali è quella condivisa in Europa, altrimenti non ci sarà nessuna sovranità: ieri, con il bombardamento di Trump in Siria, abbiamo visto per l’ennesima volta che se l’Europa non sarà giocatore, sarà un giocattolo”, ha aggiunto Della Vedova citando il discorso al parlamento europeo del presidente tedesco Steinmeier.
“In Francia, Macron ha scelto di contrastare la Le Pen, paladina della sovranità, dicendo che Parigi sarà grande se sarà grande l’Europa. Ecco perché secondo me è sbagliato l’approccio di Renzi che dice che serve l’Europa ma che l’Europa non può essere un contenitore di burocrati: così ci si pone sull’agenda del partito del no all’Ue.
Per essere parte della soluzione alla crisi europea bisogna stare con questa l’Europa senza se e senza ma, e solo da qui si potrà cambiarla e riformarla. Anche perché Renzi, più di ogni altro, sa che a bloccare l’Europa non è la burocrazia ma il Consiglio Europeo, dove ci sono i leader eletti direttamente dai propri paesi, che giocano cinicamente una partita a scaricabarile per avere un capro espiatorio a cui attribuire i fallimenti nazionali. Solo chi ama questa Ue saprà riformarla in meglio; come per l’Italia”.
Al partito del nì all’Ue – ha continuato Della Vedova – si è iscritto anche Berlusconi che vuole le AM Lire e si è iscritto Parisi, che vuole stare in Europa ma allearsi con la Meloni e con Salvini. Alfano e Casini hanno fatto oggi una iniziativa dell’area popolare che guarda al PPE, con l’Europa tra i principali connotati. Ma noi dobbiamo lavorare per l’Europa delle libertà e dei diritti. E dobbiamo farlo da liberali e radicali quali siamo.
Penso che abbiamo il dovere di trasferire tutte le nostre iniziative, da Forza Europa a Europe First, in una opzione politica ed elettorale che dica sì all’Europa. Che non può essere il partito dei Radicali ma – ha concluso Della Vedova – che non ci sarà se non parte dai Radicali”.
Il partito del sì all'Europa dei diritti e delle libertà deve diventare opzione politico-elettorale. A Torino per #EuropeFirst. #ForzaEuropa pic.twitter.com/tHrQvIO4dn
— BenedettoDellaVedova (@bendellavedova) April 8, 2017
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