Solo chi ama questa Europa, potrà farla migliore.
Mentre festeggio a Forza Europa con gli amici di Roma En Marche lo straordinario successo di Emmanuel Macron, penso che questo risultato possa rappresentare un’utile lezione per chiunque voglia, anche in Italia, efficacemente contrapporsi alla demagogia populista e anti-europeista.
Macron ha dimostrato come, pure in un grande Paese attraversato da una profonda crisi sociale, l’ideale europeista possa rappresentare il vero connotato unificante di una società aperta, plurale, tollerante ed economicamente integrata.
Macron ha vinto con un messaggio di fortissima innovazione, anche rispetto ai partiti storici della V Repubblica francese, e di grande rilancio della prospettiva europea, partendo proprio dalla difesa delle attuali istituzioni comunitarie.
Non serve attaccare l’Europa che c’è, facendone il facile capro espiatorio dei problemi nazionali, per persuadere gli elettori a sostenere lo sforzo di rendere la governance europea sempre più adeguata a governare i processi epocali – demografici, economici e tecnologici – che tutte le grandi società avanzate sono chiamate ad affrontare.
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