Idratazione e nutrizione artificiale considerate come qualsiasi trattamento sanitario praticato da personale medico per scopi connessi alla tutela della salute, e in caso di contrasto tra i soggetti legittimati a esprimere il consenso, la decisione viene presa dal giudice tutelare: sono alcuni dei punti contenuti nel ddl presentato oggi alla Camera da Benedetto Della Vedova e Margherita Boniver (Pdl).
Un ddl dai contenuti piuttosto laici, che in realta’ e’ la copia del testo approvato nel 2005 dalla Commissione Sanita’ del Senato, presieduta anche allora da Antonio Tomassini (Pdl).’La nostra non e’ una provocazione – ha spiegato Della Vedova – Abbiamo scelto di offrire al confronto lo stesso testo che fu discusso e poi approvato dal centrodestra, allora maggioranza di Governo, insieme all’opposizione tre anni fa.Esclusi i fatti di cronaca, i temi in discussione sono rimasti gli stessi’.Se fosse stato approvato dal Parlamento tre anni fa, ‘casi come quello di Eluana Englaro sarebbero gia’ stati risolti – ha aggiunto Boniver – Questo ddl non ha nulla a che vedere con l’eutanasia di Stato, ma vuole difendere dalla ‘terapia di Stato’. Dopo la decisione della Cassazione su Eluana Englaro, il Parlamento avra’ il dovere di legiferare. Speriamo pero’ che non si arrivi allo stesso pasticcio fatto con la legge 40, in parte largamente inapplicabile’. Il testo presentato oggi e’ costituito da tre disegni di leggi della scorsa legislatura, quello Tomassini come testo base, Acciarini e Ripamonti-Del Pennino. ‘Un documento – hanno concluso i due deputati – equilibrato e pragmatico, che da’ compimento al principio dell’autodeterminazione delle cure, sancito dalla Costituzione’.(ANSA).
TESTAMENTO BIOLOGICO. SI FA DAL NOTAIO, LA PROPOSTA LIBERAL PDL
TESTO DI LEGGE DEL PDL SU DICHIARAZIONE ANTICIPATE DI TRATTAMENTO “La nostra e’ una proposta a favore delle dichiarazioni anticipate di trattamento, e non contro. Questo deve essere chiaro, altrimenti si fa lo stesso errore di quando si fece una legge sulla fecondazione”.Benedetto Della Vedova, esponente liberal del Pdl, presenta, insieme a Margherita Boniver, un disegno di legge “in materia di consenso informato e di dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario” e spiega le finalita’ della proposta di legge, firmata da 12 deputati del partito delle Liberta’ e gia’ depositata in commissione Affari sociali alla Camera, che riprende integralmente un testo depositato in Commissione Sanita’ di palazzo Madama nel luglio del 2005 e che aveva come punto di riferimento il testo dell’esponente del Pdl, Antonio Tomassini.Il documento presentato questa mattina prevede che la dichirazione anticipata sia “un atto di volonta’ redatto per atto pubblico notarile, alla formazione del quale puo’ intervenire un medico che assista il disponente”. Il testo specifica inoltre che deve essere inteso per trattamento sanitario, che e’ sempre subordinato all’esplicito consenso dell’interessato, “ogni trattamento sanitario praticato, con qualsiasi mezzo, per scopi connessi alla tutela della salute, a fini terapeutici, diagnostici nonche’ estetici”.”La nostra non e’ una provocazione- precisa Della Vedova- al contrario riteniamo che questo testo possa rappresentare non solo un punto di partenza ma anche un punto di arrivo, perche’ in modo pragmatico da compimento al principio di autonomia nell’autodeterminazione delle cure, stabilendo modalita’ e caratteristiche nel momento in cui una persona non e’ piu’ capace di intendere”.Secondo l’esponente del Pdl, Margherita Boniver, questo testo rappresenta “una soluzione mediana, che certo non va incontro alla eutanasia ma che allo stesso tempo vuole difendere i soggetti dalla terapia di stato”. Il nostro obiettivo, conclude Boniver, “e’ di evitare che su questi temi non venga fuori, alla fine, un pasticcio come quello accaduto con la legge 40″. (Dire)
TESTAMENTO BIOLOGICO:PDL PRESENTA DDL,”BUONA BASE DI PARTENZA”
Oggi abbiamo depositato un ddl in materia di testamento biologico che puo’ rappresentare un buon punto di partenza per legiferare su una materia cosi’ delicata e attuale”. A presentare l’iniziativa, a Montecitorio, Benedetto Della Vedova e Margherita Boniver, primi firmatari del provvedimento, che e’ stato sottoscritto da altri 12 parlamentari del Pdl tra cui Barani, Calderisi, Caldoro, Nucara.”A rendere urgente una legge sul testamento biologico – ha spiegato Della Vedova – non e’ solo la maggiore attenzione civile per i temi bioetici, ma anche vicende come quelle di Eluana Englaro e della bambina inglese che ha rifiutato un trapianto di cuore”. Ma, avverte, “dobbiamo fare una legge ‘sulle’ direttive anticipate di fine vita e non ‘contro’ di esse, come e’ evvenuto per la fecondazione”.In questo quadro “un pregevole punto di partenza (e per noi un auspicabile punto di arrivo) e’ costituito dal testo approvato dalla Commissione Sanita’ del Senato nel luglio 2005, dopo una lunga discussione congiunta su tre disegni di legge (Tomassini – assunto come testo base, e in larga misura recepito nella versione definitiva – Acciarini, e Ripamonti-Del Pennino). Riteniamo utile – ha spiegato Della Vedova – ripresentare oggi quel testo: nella identica versdione e per le medesime ragioni, per cui aveva meritato un ampio e trasversale consenso. Molto, a distanza di soli 3 anni, dovrebbe essere conservato e apprezzato dell’intelligenza normativa di cui la Commissione Sanita’ del Senato seppe, in quell’occasione, dare prova con ammirevole maturita’ politica”. Il disegno di legge depositato oggi presso la Commissione Affari sociali della Camera, prevede che la dichiarazione anticipata sia “un atto di volonta’ redatto per atto pubblico notarile, alla formazione del quale puo’ intervenire un medico che assista il disponente”. Il testo dispone inoltre che deve essere inteso per trattamento sanitario, che e’ sempre subordinato all’esplicito consenso dell’interessato, “ogni trattamento sanitario praticato, con qualsiasi mezzo, per scopi connessi alla tutela della salute, a fini terapeutici, diagnostici nonche’ estetici”.”La nostra non e’ una provocazione- ha spiegato Della Vedova- al contrario riteniamo che questo testo possa rappresentare non solo un punto di partenza ma anche un punto di arrivo, perche’ in modo pragmatico da compimento al principio di autonomia nell’autodeterminazione delle cure, stabilendo modalita’ e caratteristiche nel momento in cui una persona non e’ piu’ capace di intendere”.Secondo Margherita Boniver del Pdl, il testo del ddl rappresenta “una soluzione mediana, che certo non va incontro alla eutanasia ma che allo stesso tempo vuole difendere i soggetti dalla terapia di stato, da ogni forma di terapia coatta”. Il nostro obiettivo, conclude la Boniver, “e’ di evitare che su questi temi non venga fuori, alla fine, un pasticcio come quello accaduto con la legge 40”.(AGI)
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