(ANSA) – ROMA, 10 AGO – “Sulla fecondazione eterologa oggi il vero rischio non mi pare quello del far west procreativo, ma quello della perdurante violazione di un diritto che la Consulta ha riconosciuto e ristabilito, dichiarando l’incostituzionalita’ del divieto imposto dalla legge 40. Non discuto la scelta di intervenire sul tema con lo strumento legislativo, ne’ il fondamento giuridico di questa decisione. Ma mi pare evidente che l’attuazione della sentenza della Corte non puo’ essere rimandata sine die o ulteriormente subordinata a considerazioni di “opportunita’ politica”.Lo afferma il sottosegretario agli Esteri Benedetto della Vedova, interpellato telefonicamente sull’argomento. “A maggior ragione – prosegue – dopo la sentenza della consulta, il turismo procreativo di chi se lo puo’ permettere non e’ piu’ una via di fuga accettabile: i nostri diritti costituzionali si esercitano in Italia, non altrove”. (ANSA).
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