(ANSA) – ROMA, 7 MAG – “Stabilizzare la Libia significa contrastare il terrorismo e il traffico di esseri umani”. Lo ha detto Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, nell’ambito della tavola rotonda “La Libia e il futuro della sicurezza nel Mediterraneo”, organizzata dal Comitato Atlantico Italiano in collaborazione con “Abhath”, Al Thuraya Consultancy and Researches di Abu Dhabi, e il Mediterranean-Gulf Forum presso il Centro Alto Studi per la Difesa a Roma, sottolineando con forza l’impegno del governo italiano nella risoluzione della crisi libica.
“La crisi libica e’ un tema che riguarda prepotentemente l’Italia e non solo per il problema dell’immigrazione – ha sottolineato Della Vedova -. Proprio le ripetute tragedie del mare sono un drammatico segnale del deterioramento della situazione nella sponda sud Mediterraneo dove il protrarsi della divisione tra le fazioni libiche sta favorendo il francising del terrorismo e l’assenza di Stato sta portando al consolidamento di un’economia criminale”. “Dobbiamo dimostrare determinazione per arrivare a un accordo politico e avere un esecutivo di unita’ nazionale in Libia – ha aggiunto il sottosegretario -. Oggi, per quel che ci riguarda, l’impegno e’ di lavorare fino all’ultimo minuto utile per avere questo esecutivo per far ripartire il processo politico e istituzionale. Ci troviamo a un crocevia fondamentale. Non possiamo accettare che la Libia con le sue potenzialita’ e un popolo coraggioso come ha dimostrato nel 2011 sia condannato alla violenza e al caos”. “Il negoziato guidato dalle Nazioni Unite e’ a un passaggio centrale per arrivare a un accordo pacifico – ha concluso Della Vedova – L’Italia, fin dal primo momento, si e’ posta a sostegno del processo proposto da Bernardino Leon”.
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