L’ultima volta che ho incontrato Alessandro Frezzato, la primavera scorsa a Torino, l’avevo trovato come sempre deciso e impegnato nelle battaglie che gli stavano a cuore: quelle che, riconoscendo diritti ai malati, restituiscono dignità alla politica.
Dalla lotta sulla legge 40 con cui iniziò il suo impegno politico, alle ultime campagne sui temi del fine vita, Alessandro è stato, da dirigente radicale e dell’Associazione Luca Coscioni, un appassionato sostenitore della causa della libertà e della razionalità. È morto ieri a Torino.
Lo ricordo con grande affetto e stima e ringrazio la sua famiglia, che affiancandolo quotidianamente gli ha consentito di essere quello splendido militante politico che è stato.
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11
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