Vera o solo verosimile che sia, la proposta di Trump di imporre dazi al 100% va presa molto sul serio, perche l’ideologia della chiusura protezionista, con tutta la sua potenza demagogica e illusionista, sta facendo proseliti da noi. È il caso di Salvini, che plaude alla decisone presa ‘nell’interesse degli americani’.
La nota stonata, e politicamente pericolosa, non è tanto che Salvini tifi contro un’azienda e un prodotto simbolo dell’Italia; il punto più pericoloso è che il leader leghista pensa che tassare i consumatori americani che vogliono comprare una Vespa sia fare gli interessi degli USA. Come se tassare del 100% i consumatori italiani che acquistano un iPhone o si abbonano a Netflix fosse nell’interesse dell’Italia.
L’ideologia protezionista comincia già a fare danni nella discussione pubblica e prepara guerre commerciali autodistruttive; soprattutto per l’Italia, che per crescere e creare occupazione di qualità sta puntando giustamente sulle proprie eccellenze, sul Made in Italy, che si chiama così, se qualcuno non lo avesse capito, perché destinato a consumatori di altri paesi.
Consumatori che notoriamente apprezzano, ma non sarebbero disposti però a pagare la tassa del 100% sul Made in Italy che vorrebbe Trump e che piace a Salvini, che dopo quasi cento anni rilancia l’evergreen italico dell’autarchia.
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