Chi è che “accetta l’inaccettabile”? Chi vuole proseguire il costoso e fallimentare proibizionismo sulla cannabis o chi vuole cambiare registro, legalizzare, sottrarre alla criminalità, controllare e tassare un mercato a cui si rivolgono milioni di italiani?
Su Il Messaggero di oggi un mio intervento in replica all’articolo uscito domenica di Roberto Mineo, presidente del Centro di Solidarietà Don Mario Picchi, secondo il quale chi vuole legalizzare la cannabis diventerà “parte del problema droga” e se ne dovrà “assumere in toto la responsabilità civile e politica”.
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