(ANSA) – ROMA, 7 APR – “Quello che molti in Italia non capiscono, o fingono di non capire, è che in Siria non c’è la pace. C’è la guerra, anche dopo l’intervento russo. L’uso della forza da parte dell’esercito di Assad ha avuto quell’escalation drammatica a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi con l’uso di armi chimiche. Lo ha detto a Radio Radicale il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, interpellato sulle dichiarazioni dell’esponente del M5S, Alessandro Di Battista, che ha definito il premier Gentiloni un ‘vassallo’. “E’ evidente – ha sottolineato Della Vedova – che l’uso della forza è finalizzato a prevenire ulteriori escalation. Non c’è una pace violata, ma una escalation insopportabile che andava stroncata. Da questo punto di vista, la posizione del Governo è netta, espressa dal Ministro Alfano e dal Presidente Gentiloni: l’intervento americano va considerato come reazione a un crimine di guerra, per infliggere una perdita al regime di Assad sul piano del potenziale distruttivo in termini di armi chimiche”, ha concluso il sottosegretario agli Esteri.
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