Il voto di fiducia al Senato sul Ddl concorrenza è una notizia molto, molto positiva.
Possiamo, certo, discutere di quel che c’è ma poteva essere migliore e di quel che non c’è e avrebbe dovuto esserci.
Il punto politico, però, è che finalmente la concorrenza e l’apertura dei mercati tornano ad essere nell’agenda di governo e Parlamento, tra le misure necessarie per favorire i consumatori e promuovere competitività, crescita e occupazione.
È importante che la determinazione del Ministro Calenda, sostenuto da Renzi prima e da Gentiloni oggi, sia stata confermata dal Senato; la maggioranza, ora, saprà assicurare alla Camera un iter celere al provvedimento.
Naturalmente le procedure della Legge Annuale sulla concorrenza potranno meritare in futuro qualche aggiustamento, anche per evitare l’effetto “omnibus”.
Quando nel 2009 con un emendamento a mia firma la legge venne introdotta nell’ordinamento, infatti, l’idea era quella di mettere al centro le segnalazioni dell’Antitrust, raccolte o meno secondo la volontà del Parlamento. Ciò detto oggi è comunque una giornata molto positiva.
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