Per noi, che abbiamo sventolato convintamente la bandiera dell’Europa quando sembrava perfino autolesionistico farlo, oggi è un giorno felice.
Ma lo scontro politico ed elettorale tra aperto e chiuso, tra europeismo e nazionalismo, non si è certo concluso ieri con la straordinaria vittoria di Macron su Le Pen.
Non solo per il fatto che un francese su tre ha scelto comunque la candidata antieuropea, ma perché in Italia i sondaggi danno in testa il partito di chi vuole uscire (con o senza referendum) dall’Euro, e cioè dall’Unione europea.
A questo partito trasversale bisognerà saper costruire un’alternativa lealmente pro-UE, senza concedere nulla alla sua agenda e senza pensare di utilizzare in tutto o in parte i suoi argomenti critici e la sua retorica populista, sperando di poterli giocare in positivo.
Europa Sì, anche così.
Solo chi ama questa Europa, rispettandone valori e regole, lavorerà insieme ad altri per averne una migliore.
I commenti sono chiusi.