Oggi, ricorrendo per l’ennesima volta a un argomento tanto falso quanto abusato, l’ex Presidente del Consiglio Berlusconi ha sostenuto che l’approvazione della legge sullo Ius soli temperato, senza cioè alcun automatismo, incentiverebbe gli sbarchi nel nostro Paese, aggravando l’emergenza rifugiati.
Usando la logica dell’attuale centrodestra italiano, si potrebbero accusare Lega e Forza Italia di essere la causa prima delle difficoltà italiane, avendo sottoscritto nel 2003, con Berlusconi a Palazzo Chigi, l’accordo di Dublino che obbliga i rifugiati alla richiesta di asilo nel paese di approdo.
Usando una logica onesta, bisogna invece ammettere, sulla base dei dati concreti, che non c’è alcuna relazione tra le leggi in materia di cittadinanza agli stranieri e la pressione migratoria sulle nostre coste, che ha cause strategiche, a partire dall’esplosione della Libia, del tutto diverse.
Malgrado il nostro Paese abbia una delle più restrittive e incivili leggi in materia di cittadinanza, l’Italia è da anni al centro delle rotte migratorie e negli ultimi anni ha dovuto affrontare da sola una sfida politico-umanitaria difficile da immaginare fino a pochissimi anni fa. La cittadinanza ‘difficile’ non frena gli sbarchi, ma è un ostacolo in più all’integrazione e priva di diritti e di dignità civile centinaia di migliaia di persone che sono nate o cresciute in Italia e hanno il diritto/dovere di contribuire pienamente al benessere del paese in cui vivono.
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