Le cose accadono e accadono come era previsto che accadessero.
Era illusorio confidare in una positiva sorpresa.
Chi ha ascoltato e letto senza partigianerie le cose che Salvini, Grillo e Di Maio hanno ripetuto in questi anni, oggi non può essere sorpreso da quello che vede scritto nero su bianco nelle bozze di programma, contro l’Europa e a favore di Putin. O non può essere sorpreso che avendo gli italiani premiato il fronte antieuropeista oggi potremmo ritrovarci con un governo antieuropeo.
Per quello che ci riguarda, la costruzione di una alternativa repubblicana in nome dell’Europa, in grado di battersi senza reticenze ed in raccordo con altre esperienze europee contro i neonazionalisti, è già da tempo cominciata: con Forza Europa e con il voto a Più Europa con Emma Bonino.
Questo è oggi il bipolarismo in cui schierarsi e questa è la frontiera lungo cui occorre organizzare un’alleanza politica riformatrice, in grado di riconquistare il consenso di milioni di cittadini sedotti da imbroglioni e ‘guaritori’.
Nessuno degli attuali partiti fuori dal perimetro sovranista e antieuropeo è sufficiente e adeguato a questa impresa. Tutti dovrebbero impegnarsi per renderla possibile.
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