L’annuncio del Ministro Gian Marco Centinaio che l’Italia bloccherà il #CETA è frutto di una perversione ideologica di chi ha maturato un’ossessione per la società aperta e per l’apertura dei mercati. L’atteggiamento di chiusura al commercio internazionale basato sulle regole è autolesionistico per un Paese che gode di un grande e crescente avanzo commerciale.
Il CETA, il trattato commerciale tra UE e Canada, è il trattato più avanzato in termini di standard e garanzie e, per la prima volta, riconosce oltre 40 IGP italiane.
Nella sua esecuzione provvisoria sta dando alle nostre imprese, pensiamo solo al vino, aumenti di export e quindi di fatturato ed occupazione.
Il niet di Centinaio e del governo gialloverde, sostenuto con tripudio dai parlamentari del M5S in Commissione Agricoltura, è contro il Made in Italy.
È un no anti-italiano.
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