(AGI) – Roma, 3 apr. – “Nel valutare ai fini dell’accettazione o della reiezione le dimissioni di un parlamentare, la Camera e il Senato sono sempre tenuti a osservare un prudente equilibrio. Le dimissioni non sono infatti una questione che riguardi il solo dimissionario. Chi si candida, esercita il diritto di elettorato passivo, ma rappresenta gli elettori che, esercitando il diritto di elettorato attivo, danno concretamente corpo alla legittimazione democratica delle assemblee legislative”. Lo afferma Benedetto della vedova, senatore di scelta Civica, nell’annunciare il voto contrario alle dimissioni ‘per motivi personale’ della senatrice Cinque Stelle Giovanna Mangili.
“Il vaglio dell’Aula del Senato e’ dunque una forma di tutela del voto espresso dagli elettori e non solo della liberta’ dell’eletto. Il Senato, a questi fini, non deve dunque sindacare o giudicare, ma comprendere le motivazioni del dimissionario, non provare a intuirle o a desumerle da quanto altri, all’interno o all’esterno del Parlamento, dicono su di esse”, aggiunge Della Vedova: “Che dunque sia il parlamentare a dar conto delle ragioni della propria scelta non e’ solo principio di cortesia, ma di garanzia. Per tutti, per l’interessato e per i suoi elettori”.
“Nel caso delle dimissioni della collega Mangili”, prosegue il senatore di Scelta civica, “non sappiamo praticamente nulla dalla diretta interessata. Nella seduta inaugurale della legislatura il Presidente Colombo ha annunciato che la senatrice Mangili, eletta con il Movimento 5 Stelle, aveva rassegnato le dimissioni ‘per motivi personali’. Nel giro di poche ore, dai social network alle agenzie di stampa, molti esponenti del Movimento cinque stelle sono invece intervenuti su queste dimissioni, a partire dal marito della senatrice, Walter Mio. Leggo testualmente: Alle accuse di inciuci, presunte impossibili ridicole cordate e parentopoli brianzole abbiamo deciso di rispondere con un gesto forte e chiaro: le dimissioni da senatrice di mia moglie Giovanna Mangili. Per giungere al capogruppo del Movimento cinque stelle, il collega Vito Crimi”.(AGI)
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