Eurasia: al via workshop, Italia guarda a Oriente per il business =
(AGI) – Roma, 9 giu. – L’Italia, prossima guida dell’Ue e ospite del vertice Asem che si terra’ a Milano a ottobre, guarda con sempre maggiore interesse ai Paesi asiatici. Con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione e creare reti internazionali per moltiplicare opportunita’ di business e progetti culturali, ha preso il via stamane da Roma il Workshop Eurasia. Un ‘palcoscenico’ d’eccezione per fornire una panoramica della situazione attuale e sulle sue prospettive, per presentare i trend di crescita dei Paesi asiatici, per approfondire gli spazi di collaborazione con l’Italia, definendo con le istituzioni e le aziende strategie condivise di sviluppo. Un’iniziativa pluriennale di promozione internazionale, quella del workshop, nata sotto gli auspici del ministero degli Esteri e avviata congiuntamente da AGI, Universita’ La Sapienza di Roma e Fondazione Roma-Mediterraneo, con il patrocinio dell’Ice. Come ha ricordato il sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, il Workshop ha luogo alla “vigilia dell’avvio del semestre italiano di presidenza europea” e del “vertice Asem dei capi di Stato e di governo di 52 Paesi dell’Europa e dell’Asia, che si incontreranno il prossimo ottobre a Milano con l’obiettivo di promuovere la crescita e lo sviluppo delle due regioni e di consolidare il dialogo sulla cooperazione politico-economica e gli scambi socio-culturali”.
In quest’ottica, si inserisce anche l’appuntamento dell’Expo2015 a Milano, che rappresentera’ una straordinaria opportunita’ per trattare di temi centrali per lo sviluppo dei Paesi dell’Eurasia e per la crescita dell’interscambio tra le due aree. Confermando la “crescente attenzione dell’Italia per il consolidamento delle architetture regionali in Asia”, Della Vedova ha sottolineato “l’intenzione di iniettare nuovo dinamismo nell’immagine e nel ruolo italiano in Asia”. Di fronte a “un’interdipendenza economica crescente”, ha aggiunto, “Europa e Asia devono lavorare insieme per migliorare le possibilita’ di crescita”, forti anche del comune interesse nel “garantire la sicurezza globale ed evitare la nascita di nuovi conflitti”. Concorde il presidente della Fondazione Roma-Mediterraneo, Emmanuele F. M. Emanuele, che si e’ detto convinto della necessita’ di confrontarsi con lo “scenario internazionale”, recuperando il rapporto con i Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo e “attraverso di essi con l’Oriente tutto, area in macroscopica espansione, vera fucina di innovazione e sviluppo tecnologico, industriale e finanziario”.
I commenti sono chiusi.