I diritti umani e civili presuppongono l’universalità e l’uguaglianza delle persone, senza distinzione di sesso. La poligamia, o più correttamente la poliginia – che derivi da leggi o consuetudini religiose e culturali – non solo implica, sul piano dei fatti, che l’uomo possa contrarre matrimonio con più donne, ma presuppone, sul piano del diritto, la subordinazione personale, sociale e giuridica delle donne al potere degli uomini.
E sono in totale disaccordo con Francesco D’Agostino che, nel suo editoriale su Avvenire di ieri, ha denunciato il matrimonio paritario per gli omosessuali come la causa principale del “disprezzo” per l’Occidente del “resto del mondo”, che nel terrorismo islamico si esprimerebbe nella forma più inaccettabile ed estrema.
Ago
08
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