Nel suo ampio intervento “Una sinistra per la liberalizzazione” comparso sul Sole24Ore di oggi, il Segretario dei DS Valter Veltroni ha tralasciato di parlare di lavoro e di mercato del lavoro. Con il suo intervento Veltroni dimostra, una volta di più, che la sinistra italiana resta succube della CGIL.
Si tratta di una grave e colpevole omissione, soprattutto perché viene dal leader del principale partito della maggioranza di Governo. Con la sua reticenza, Veltroni dimostra l’incapacità della sinistra italiana di misurare e affrontare con decisione uno dei nodi centrali della questione economica e occupazionale italiana: la rigidità del mercato del lavoro e lo strapotere sindacale.
Il monopolio conservatore del sindacato sancito dal contratto collettivo nazionale, la difesa intransigente di una legislazione disegnata su quel “posto fisso” di cui in molti a parole hanno decretato la morte, il tentativo di imporre la sindacalizzazione per legge alle piccole imprese, il blocco di ogni riforma sostanziale su previdenza e lavoro sancito dalla concertazione: se la sinistra intende liberalizzare l’economia italiana e creare condizioni di crescita e nuova occupazione non può ignorare questi nodi cruciali.
Altrimenti restano solo parole buone per tutti i palati su “liberalizzazioni” cui ci apprestiamo con grave ritardo e solo per la pressione dei vincoli esterni. Non già per la lungimiranza “liberalizzatrice” del segretario dei DS”.
I commenti sono chiusi.