Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, Capogruppo di Fli alla Camera:
Da lungo tempo considero Giuliano Cazzola un solido punto di riferimento sulle questioni che riguardano il lavoro e la previdenza. Con lui, con Pietro Ichino e con altri, tentammo all’inizio di questa legislatura di proporre al governo un’iniziativa bipartisan per riformare in chiave europea il mercato del lavoro cercando di contrastare il dualismo da apartheid che caratterizza l’occupazione in Italia tra supergarantiti o iperprecari, specie per i giovani.
Contro quel progetto, ricordera’ bene Giuliano Cazzola, si mosse il ministro Sacconi, convinto che nulla nella sostanza dovesse essere modificato, e noi ci trovammo mestamente a dover chiudere quel ‘tavolo’ di discussione.
Come Giuliano sa, non ho cambiato idea: continuo a pensare che per affrontare alla radice la scarsa qualita’ dei contratti di lavoro oggi offerti a milioni di giovani italiani sia necessario un riequilibrio delle garanzie e un intelligente sistema di protezione dalla disoccupazione, secondo le migliori pratiche europee del ‘welfare to work’. Ne sono testimonianze i disegni di legge presentate da Fli e che portano anche la mia firma.
Trovo, e su questo magari non siamo d’accordo, inaffidabili, non credibili e strumentali le conversioni sulla via di Damasco di questo governo che, avendo fatto l’opposto per tre anni e mezzo, ora rischia di fare ulteriori danni cercando di fare in fretta , male e senza crederci una cosa che, fatta con saggezza, nei tempi necessari e bene, avrebbe potuto portare benefici a tutto il mercato del lavoro e specialmente ai giovani” prosegue Della vedova, sottolineando che “quanto a Fini, al di la’ delle estrapolazioni dal suo intervento di ieri a Firenze, conosco la sua prudenza ma anche la sua convinzione della necessita’ del coraggio di riforme ben meditate ma incisive soprattutto a favore dei giovani
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